Michela è la nostra “mastra” spignattatrice ufficiale dello #SpignattoLAB. Nel suo primo articolo, ci dice cos’è la Slow Cosmetique e quali sono i principi generali che la guidano. C’è anche un test tipo Cioè, ma più utile, non ti resta che leggere!
Loredana Esposito – Founder
La Slow Cosmétique nasce in Francia, ma ha radici italiane
Nel titolo di questo articolo hai trovato almeno tre parole che mi piacciono molto: cosmesi, buonsenso e natura.
C’è una persona, Julièn Kaibeck (precisamente un aromaterpeuta specializzato in oli essenziali), che con quelle 4 parole ha fondato in Francia nel 2012 un Movimento: la Slow Cosmétique.
I francesi, si sa, hanno una cultura cosmetica molto attenta al naturale e incline all’autoproduzione: quando noi in Italia nemmeno sapevamo cosa fosse l’INCI, dall’altra parte delle Alpi già studiavano i componenti cosmetici più disparati e aprivano shop di materie prime per spignattare. La bella notizia però è che la Slow Cosmétique nasce proprio prendendo ispirazione dall’italianissimo Slow Food, con l’obiettivo di riscoprire, così come per il cibo, anche nel campo della cura di se stessi un modo diverso di vivere la bellezza: lentamente e con più armonia, in accordo con la natura e con le nostre vere esigenze.
Nazionalismi a parte, da aderente entusiasta al movimento della Slow Cosmétique vorrei, in maniera del tutto parziale e interessata, diffondere il Verbo in un percorso a puntate al termine del quale anche TU (sì, dico proprio a te, che ancora mi riempi a caso gli armadietti del bagno con prodotti biùti la cui composizione è discutibile per efficacia e rispetto dell’ambiente, mannaggia a te!)… dicevo, anche TU magari non finirai a spignattare follemente al grido di “o ecobio o morte”, ma almeno potrai imparare ad apprezzare questa nuova idea di ritorno all’essenziale, anche nel campo della bellezza.
La Slow Cosmetique cos’è?
Ma in sostanza: cosa diamine è la Slow Cosmetique? La Slow Cosmetique, ripetiamo insieme, indica qualsiasi prodotto o gesto di bellezza che risponde ai seguenti criteri:
1. Il ragionamento!
Hai mai pensato a che cosa contengono i cosmetici che utilizzi? Ogni giorno tra dentifricio, bagno schiuma, shampoo, crema da giorno, detersivo per i piatti, deodorante, mascara, etc etc. il tuo corpo viene a contatto con una quantità spropositata di ingredienti. Tutti questi ingredienti sono davvero attivi e portano alla pelle qualcosa di positivo? Ma soprattutto, conosci davvero la tua pelle, e pensi di sapere veramente di che cosa ha bisogno?
2. Il Buonsenso!
“Perchè io valgo”, certo, senza dubbio. Ma…
- Valgo anche se in una settimana non acquisto 8 fondotinta, 3 ombretti e 6 smalti;
- “85% di rughe in meno dopo 4 giorni”. Ammazza, e chi sei, Aladino?
- “Il 100% delle donne ha decretato l’efficacia di questo siero”. Su un campione di 3 donne intervistate, scritto molto molto piccolo.
Anche io ho trascorso alcune settimana di trauma quando ho scoperto che Babbo Natale non esisteva, ma forse per sentirsi belli e a proprio agio con sé stessi, non c’è bisogno di creare ogni giorno una nuova esigenza, o di credere nell’impossibile.
3. L’attenzione per la Natura!
Oltre a conoscere quali ingredienti sono contenuti nelle tue creme, sai anche quali processi industriali subiscono per essere prodotto e immesse nel mercato? La Slow Cosmétique si rivolge a prodotti attivi e naturali che hanno subìto il minor numero possibile di trasformazioni, minimizzando l’imballaggio e promuovendo il riciclo;
4. La semplicità!
Entrare a contatto diretto con la natura (respirare, toccare, camminare, bagnarsi…) oppure con sé stessi (leggere, scrivere un diario, organizzare in maniera allegra e efficiente le proprie giornate, sorridere…) può essere meglio di Photoshop o di una seduta dall’estetista, se ci si crede veramente;
I punti esclamativi ce li ho messi io.
Test: quanto sei Slow?
La prima puntata di questo percorso consiste, quindi, in un semplice test anonimo che io e Loredana abbiamo creato per te.
Risultati
Da 0 a 4 punti: Non ci siamo! Per te la Slow Cosmétiques è un mondo oscuro e malvagio, che non conoscevi fino ad oggi. Hai bisogno di redenzione, subito. Non ti preoccupare, siamo qui per aiutarti ad espiare i tuoi “peccati” con i consigli dei prossimi articoli.
Da 3 a 6 punti: hai sentito parlare di INCI, ti interessano gli ingredienti, ma ancora non sai bene come muoverti nel magico mondo dello spignatto. On-line hai trovato ricette e consigli, ma hai ancora dei dubbi sul loro fondamento scientifico o efficacia? Ecorisparmiare è qui per aiutarti a fare chiarezza in questa nebbia di oli, burri e disinformazioni!
7 punti: la Slow Cosmétique per te non ha segreti, ma non si finisce mai di imparare. Continua a seguirci per trovare nuove ricette interessanti da provare.
Cosa faremo insieme?
Ti raccomando quindi una partecipe lettura dei prossimi articoli, perché ti spiegherò la filosofia dietro la Slow Cosmétique, mostrandoti anche qualche ricetta che ho spignattato e testato su di me e sul team di Ecorisparmiare, resosi disponibile in modo più o meno volontario ad essere la cavia dello SpignattoLAB.
Mi piace questo argomento, approfondire la tipologia degli ingredienti che ci mettiamo addosso, capire come possiamo autoprodurre con materie prime di base cosmetici validi, imparare a diffidare dalle promesse mirabolanti dei mega brand mi paiono tutte cose buone e giuste!
Ci teniamo a sottolineare che l’autoproduzione non può sostituire del tutto la cosmetica prodotta dalle aziende, semplicemente perché bisogna conoscere molto bene la chimica per creare determinati prodotti e fare in modo che siano anallergici e rispettino le norme igieniche.
Sicuramente in casa si possono fare alcune semplici ricette base e in quel caso sì, si possono creare dei prodottini davvero utili senza spendere una fortuna.
In ogni caso, ci teniamo a ribadirlo, la produzione delle aziende non è il male assoluto e, anzi, ci sono brand davvero validi e attenti all’ambiente là fuori! 😉