Pulizie di primavera: consigli e ricette zero waste per detersivi ecologici fai da te.

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Le ricette per detersivi ecologici e zero waste che troviamo on-line sono davvero efficaci e rispettose dell’ambiente? In regalo il PDF gratis con le ricette per detersivi davvero ecologici.

Puoi leggermi in8 Minuti, 12 Secondi

La primavera per me significa nuova vita, rinascita e anche pulizia. Quest’anno ho deciso di affrontarla al meglio utilizzando i detersivi ecologici. Considerando che tre quarti della normale pulizia domestica potrebbe essere fatta con acqua e sapone per i piatti, mi sono chiesta se le ricette zero waste che trovo on-line abbiano un fondamento scientifico oppure siano delle eco-leggende. Esistono davvero protti per le pulizie ecologici, economici e rispettosi della salute? Vediamo cosa ho scoperto.

Ubriachi d’aceto

Iniziamo dal prodotto più inflazionato nei blog zero waste: l’aceto. Dell’aceto si dice che sia tra i migliori detergenti ecologici, perfetto per ogni utilizzo, una specie di jolly de casa. Secondo molti andrebbe come ammorbidente, sgrassatore, detergente per pavimenti, igienizzante, deodorante per sanitari e così via. Non so nemmeno da dove partire per sfatare tutti i falsi miti su questo ingrediente, ma ci proverò:

  1. È vero è anticalcare e ha proprietà blandamente igienizzanti (perché contiene acido acetico, appunto) ma l’effetto igienizzante è trascurabile.
  2. Anche l’aceto è inquinante se usato in grandi quantità da molte persone, perché tossico per i pesci. Una volta che un litro di acido acetico finisce in mare, per fare in modo che l’ambiente torni ad essere sano per gli animali acquatici, ci vogliono tantissimi litri d’acqua. Ripeto un concetto fondamentale: naturale non è sempre uguale a ecologico. In media, l’aceto domestico italiano contiene una percentuale di acido acetico al 6%, quindi si può usare come anticalcare, basta non esagerare nel suo utilizzo.
  3. Si tratta di un prodotto acido e, come tale, non indicato per alcune superfici delicate come marmo, granito e parquet che a contatto con l’aceto possono rovinarsi irrimediabilmente. Inoltre, è sconsigliato per le persone allergiche al nichel, poiché il suo utilizzo a contatto con alcuni tipi di acciaio può favorire il rilascio di nichel. Nel dubbio, meglio non usarlo in lavatrice o su superfici d’acciaio.
  4. Viene venduto in vetro, quindi è zero waste“. Qui potrei aprire un altro articolo, (non ti preoccupate, presto arriverà). Per ora sappi che il costo di imbottigliamento e trasporto dell’aceto emettono molta CO2 inutile nell’ambiente.
  5. Bicarbonato e aceto sono nemici tra loro. C’ero cascata anche io all’inizio: mischiare bicarbonato e aceto per pulire tutto sembrava facile ed economico. Risultato: è come pulire con l’acqua e basta. Come mai? L’aceto è acido, il bicarbonato è basico unendoli annulli le loro proprietà. Si può fare meglio.

Ricapitolando: se lo trovi a Km0, con vuoto a rendere e ne usi poco, meglio su superfici non d’acciaio né delicate, allora può essere una buona opzione. L’unico dubbio che mi viene è sul costo: sicuramente un aceto con queste caratteristiche ha un costo che non mi sentirei di “buttate nelle pulizie”.

Acido citrico e via…

Alla luce di ciò, ti consiglio di continuare a mettere l’aceto sull’insalata e optare per una soluzione più ecologica: l’acido citrico. Si tratta di una sostanza naturalmente contenuta nei limoni che si biodegrada molto meglio dell’aceto. ATTENZIONE! Non pensare di poter sostituire l’aceto con i limoni puri per creare ricette zero waste, te ne servirebbe una quantità esagerata per ottenere un effetto minimo.

Ormai l’acido citrico in polvere o cristalli si trova quasi ovunque (supermercati, ferrmaneta, negozi per la spesa sfusa ecc.). Se non lo trovi sfuso, il mio consiglio è di acquistare un pacco di una quantità abbondante: è utile per creare o conservare diversi detersivi ecologici e ha una scadenza lunga. Siccome anche lui è corrosivo, è comunque sconsigliato per superfici delicate.

Sento già l’obiezione: “ma io ho visto in TV la ricetta per il sapone per i piatti fatto con i limoni freschi frullati, l’ho provata e funziona!“. Certo, anche lavare i piatti con solo acqua calda e spugna dà buoni risultati su uno sporco leggero, ma prova con la teglia della lasagna di nonna o con l’olio dei peperoni. Per certi banchetti serve un tensioattivo serio. I limoni teniamoli per condire il pesce da accompagnare con l’insalata di prima. 😉

Tra i detersivi ecologici zero waste ultimamente spopola l’infuso di aceto e bucce d’agrumi (arancio o limone). Di solito viene mostrato in una bella foto su instagram rigorosamente in barattolo di vetro. Che te lo dico a fare? Poco utile e non proprio ecologico.

Alla faccia del bicarbonato di sodio!

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Cito il mitico Totò perché anche del bicarbonato si millantano proprietà straordinarie. Anche lui sembra un supereroe dei detersivi ecologici. Inziamo subito:

  1. Non igienizza: preserva dai bagtteri solo se la soluzione di acqua è satura e si crea un effetto “salamoia” che protegge oggetti o prodotti che vengono immersi nella soluzione.
  2. Grassa sì e no: usato puro su una macchia d’olio può sgrassare, ma non serve negli spruzzini.
  3. Non elimina il calcare: il calcare viene sciolto solo in un ambiente acido, quindi come abbiamo visto prima è meglio utilizzare l’acido citrico.
  4. Non è ammorbidente e rompe le lavatrici: questa l’ho scoperta amie spese.

Insomma, per quanto sia ottimo come deodorante e come scrub leggero, il bicarbonato tra i detersivi ecologici serve a ben poco. Meglio usarlo come cosmetico o per far lievitare le torte!

Carbonato di sodio: lo sconosciuto tra i detersivi ecolgici.

Sgrassatore per davvero, invece, è il carbonato di sodio che è diverso dal BI-carbonato di sodio ed è forse dal nome simile che si è generato il falso mito sul suo amico. Con il carbonato di sodio e il sapone per piatti concentrato si può fare uno spruzzino sgrassatore che fa impallidire anche il più famoso tra i detersivi ecologici e non in commercio. Lo vedremo tra poco. Ma passiamo subito al prossimo prodotto che non vedo l’ora.

Noci del sapone: alternativa ecologica al detersivo per lavatrice?

L’ennesima idea di sapone naturale fai da te che rubiamo agli USA sono le noci del sapone. Considerate zero waste ed ecologiche perché vendute in sacchetti di stoffa, in quantità consistenti e si dice ne bastino pochissime per lavare un sacco di bucato. Mi ero fatta incantare anche io, ma per fortuna ho fatto ricerche prima prima comprarle ed ho ecorisparmiato per davvero.

Come potrai constatare da te nell’approfondimento a fine articolo, Fabrizio Zago (chimico esperto in detergenti) spiega che anche queste noci sono un ottimo esempio di come “naturale” non sia sinonimo di “ottimo da riversare in mare”.

Le saponine contenute in queste noci, infatti, sono molto nocive soprattutto per gli anfibi a sangue freddo e oltretutto, da test effettuati dallo stesso Zago, è emerso che la capacità pulente di queste saponine è pari a quella dell’acqua e basta, quindi non hanno effetto pulente. Io per il bucato uso un detersivo ecologico alla spina e sono ampiamente soddisfatta del rapporto qualità-prezzo e della formulazione rispettosa dell’ambiente, certificata ecolabel.

Eco-balle: me le fanno girare dal 2014

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Questa l’avevo scoperta ben prima di passare allo zero waste. Un bel giorno mia madre si presentò a casa con la rivoluzione dei detersivi ecologici: una palla di plastica da mettere in lavatrice che secondo chi gliel’aveva venduta aveva capacità pulenti eccezionali e con una sola pallina si poteva fare il bucato per mesi. Sentendo puzza di balla, feci una breve ricerca su internet per scoprire che Altroconsumo aveva condotto dei test su questo prodotto a tutela del consumatore.

Indovina un po’? Non funzinano, inquinano, non si possono differenziare e lasciano anche sui vestiti sostanze che potrebbero irritare le pelli più delicate. Da quei è partita anche la denuncia dell’AGICOM (Autorità garante italiana della concorrenza e del mercato). La soluzione? La stessa di prima: saponi ecolabel. Se porprio non ti piacciono i saponi liquidi puoi mettere le scaglie di marsiglia direttamente nel cestello.

Aggiungi oli essenziali ai tuoi detersivi ecologici, ma anche no.

Il profumo è una componente del tutto superflua in fatto di pulizia, anzi molti profumi contenuti nei detersivi possono dare fastidio a persone o animali e addirittura dare allergia. Per questo ci sono produttori che creano linee apposite di saponi senza profumo perché la verità è che non serve. Io semplicemente, quando finisco di pulire la casa, accendo un diffusore di aromi per ambienti: serve meno profumo e dura di più. Alcuni oli essenziali hanno delle caratteristiche positive per le pulize, ma bisogna valutare sempre il rapporto costi-benefici.

Ho chiesto a Gloria di spiegarci perché sarebbe meglio fare un uso parsimonioso degli oli essenziali e non metterli nei detersivi (o aggiungerli solo se proprio non possiamo vivere senza).

Gli oli essenziali sono composti molto preziosi, possono essere ottenuti tramite distillazione o spremitura a freddo a partire da piante o erbe, li ritroviamo sotto forma oleosa, liquida e volatile, per cui non si disciolgono perfettamente nell’acqua (ecco perchè bisogna sempre mescolare il prodotto che li contiene). Possono essere inalati svolgendo una funzione di aromaterapia oppure aggiunti in creme o prodotti di pulizia. Essendo molto concentrati, è sufficiente una piccolissima quantità per ottenere l’odore (o la funzione) da noi desiderato.

Ricorda che nessun olio essenziale (eccetto quello di Tea tree) può essere usato puro direttamente a contatto sulla pelle, proprio a causa delle concentrazioni elevate, perchè all’interno contiene delle sostanze “allergizzanti” che possono, come i normali profumi, provocare reazioni allergiche. Inoltre l’impatto ambientale dell’olio essenziale è alto, proprio come spiega Loredana riguardo quello dell’aceto. La soluzione, come sempre, sta nel mezzo: usarli con parsimonia, solo se davvero ne sentiamo la necessità.

Gloria Pettrone

Pulize di primavera ecologche per davvero

Ebbene, potrei andare ancora avanti purtroppo, ma siccome ti ho già dato troppe delusioni oggi, nel link che trovi qui sotto puoi scaricare il ricettario per le eco-pulizie di primavera della serie “Casa Verde”. Spero ti sarà utile! Le ricette non sono mie, ma del blog mammachimica.it, che è la mia spacciatrice ufficiale di detersivi fai da te. Ho riunito le mie preferite in un PDF gratuito da regalarti.

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