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Il 28 maggio sarà la giornata internazionale per l’igiene mestruale organizzata da Unicef, quest’anno dedicata ai diritti delle bambine. L’iniziativa nasce per fare luce sui problemi sociali e ambientali causati dal tabù sulle mestruazioni in tutte le parti del mondo, nessuna esclusa. Io ho l’onore immenso di collaborare a questa campagna con sette articoli e un progetto bellissimo: ch@t doc.

Le mestruazioni in Italia sono ancora un tabù

Quando si cerca di parlare di mestruazioni nel nostro Paese, tutti sembrano girare la testa dall’altra parte schifati, anche noi donne: non ne parliamo, ne sussurriamo. Ci è stato insegnato che il ciclo è qualcosa di “sporco”, “brutto”, “puzzolente” addirittura “velenoso”. Non dirmi che non hai mai sentito una signora anziana dire che non puoi toccare le piante “in quei giorni lì” sennò le uccidi!

È frequente, infatti, che alcune donne nei giorni di mestruazione abbiano dolori forti al ventre, alla schiena, mal di testa e altri sintomi che possono alterare la normale capacità di affrontare le giornate. Questi disturbi hanno un nome scientifico che è ancora un tabù: dismenorrea. L’ho sentita sai? La tua voce che mentale che si abbassa sull’ultima parola, quella sporca, quella che puzza… ecco un esempio di tabù interiorizzato. Ci siamo passate tutte, io compresa.

Se da un lato le dicerie del passato (non toccare le piante, il vino, l’acqua e così via) tutelavano le donne con dismenorrea dalle fatiche della vita di campagna, dall’altro creavano stigma sociale nei confronti del ciclo mestruale. Accadeva soprattutto perché prima delle esperienze di matrimonio e parto, la conoscenza del proprio corpo di molte donne italiane si limitava davvero al sentito dire.

I pregiudizi: un killer silenzioso

In alcune zone del mondo, le mestruazioni sono addirittura causa di morte. L’anno scorso lessi sul New York Times di una donna che, in Nepal, era morta perché costretta a dormire fuori al freddo a causa della “condizione impura” in cui si trovava. Questa era la regola per tutte le donne della sua comunità nei giorni di mestruazione.

Sarebbe poco grave se certe credenze popolari avessero conseguenze solo su fiori e piantine d’appartamento, invece ne facciamo le spese tutte noi. Sul sito di Unicef.org, per esempio, si legge che in Afghanistan molti credono ancora che lavarsi le parti intime durante il ciclo causi infertilità. Come sempre, trovi le fonti citate a fine articolo.

Non dobbiamo allontanarci dal Bel Pese per trovare bambine che credendo di essere malate o di poter morire all’arrivo del menarca (la prima mestruazione) o ragazze che saltano la scuola per colpa della dismenorrea. Giovani bullizzate e donne che si sentono dire “cos’è, hai il ciclo?!” al primo segno di nervosismo, la stessa donna che scrive questo articolo ha vissuto almeno un paio di queste esperienze.

La giornata internazionale per l’igiene mestruale serve a parlare.

Le parole hanno la capacità di plasmare il nostro pensiero e, quindi, il nostro comportamento. C’è una branca della psicologia che studia questo fenomeno, la psicolinguistica. Uno dei pilastri di questa materia è lo studio della variazione di percezioni ed emozioni che subiamo quando comunichiamo diversamente alcuni concetti. Questa tecnica viene usata anche per curare le persone affette da depressione. La sociolinguistica attua principi simili allo studio della popolazione.

La giornata mondiale per l’igiene mestruale serve proprio a parlare di questi argomenti e far sapere al mondo che esistono, a ritrovare la nostra identità di donne che millenni di pregiudizi e frasi sbagliate hanno ingabbiato. In quanto professionista della scrittura, sento che è anche mio dovere contribuire.

Ecco come è nata Ch@tdoc

Insieme ad Unicef, in occasione della giornata internazionale dell’igiene mestruale, io e Gloria (il medico che collabora con Ecorisparmiare) abbiamo creato una chat gratuita per chiarire i dubbi sulle mestruazioni delle donne e ragazze che seguono il blog ed esporre tutte le alternative ecologiche che conosciamo agli assorbenti classici. La chat sarà attiva fino a fine mese, accogliendo le domande di tutti, anche dei maschi che vogliono saperne di più!

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One thought on “Giornata internazionale per l’igiene mestruale

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