Puoi leggermi in4 Minuti, 12 Secondi

Hai mai l’impressione di trovarti in un mondo in cui ovunque ti giri c’è qualcuno pronto a chiederti dei soldi? Sempre più spesso io mi sento così.
Devo ammettere che in questo periodo la mia situazione finanziaria personale non è delle più rosee e spesso, anche volendo supportare uno stile di vita più sostenibile, mi sono ritrovata nell’impossibilità di attuarlo per mancanza di budget.

Non devi sentirti in colpa

Come i movimenti zero waste italiani ripetono sempre più spesso on-line, la perfezione non esiste e quando bisogna conciliare la sopravvivenza e il rispetto per l’ambiente, può capitare che quest’ultimo abbia la peggio.

Per esempio, in questo periodo mi si sono rotti i sandali, l’unico paio di scarpe estive che avevo in casa e usavo quotidianamente. Ne ho cercati altri in cantina e a casa dei miei, nulla. Ho chiesto ad amiche e parenti, ma abbiamo numeri diversi. Nei negozi di seconda mano, il mio stile non è pervenuto e a quel punto era già passata una settimana in cui me ne andavo in giro con le infradito della doccia.

Alla fine sono ricorsa ai saldi. Ho trovato sei sabot molto carini e anche un paio di sneakers, per sopperire ad una eventuale rottura improvvisa delle mie nuove scarpe everyday. Spesa totale: 35 €. Il solo pensiero di quanto quelle scarpe riducessero in schiavitù tutta la filiera commerciale che ci sta dietro mi ha oppressa per giorni. Il mio cervello mi diceva: “hai un blog sulla sostenibilità ambientale, ci sono persone che si ispirano a te, non puoi permetterti di dare il cattivo esempio!

Però poi ho pensato che non potevo sentirmi una persona orribile per il solo fatto di aver risposto ad un mio bisogno reale. In questo periodo ho dovuto dare la priorità alla mia salute, alla mia casa e a Mila. Ho avuto molte spese e poche entrate, quindi è stato giusto per me cercare una soluzione più economica. Non c’è nulla di male e te lo racconto perché, soprattutto all’inizio di questo percorso, potresti aver bisogno di qualcuno che ti dica: per dare il buon esempio, non devi essere la perfezione.

Innanzitutto, devi sopravvivere

Vorrei che in questo blog si capisse che uno stile di vita davvero sostenibile lo è sia per l’ambiente che per le persone. Spesso tendiamo ad immaginare l’ambiente come un’entità altra rispetto a noi, la verità è che in quanto esseri viventi, anche noi facciamo parte dell’ambiente e abbiamo bisogno di sopravvivere.

Al momento, però, la nostra società è improntata sul commercio lineare, cioè su una filiera che prevede la produzione, l’uso e lo smaltimento del prodotto (inteso come “buttarlo via”). La maggior parte di aziende e negozi non è ancora attrezzata per la riduzione degli sprechi, in termini di spazzatura monouso creata durante tutto il ciclo di vita degli oggetti. Per questo non possiamo ritenere che la colpa sia solo nostra.

Iniziare da ciò che abbiamo, questo è il primo modo per ridurre i nostri rifiuti. Ovviamente, non vendo il controllo su tutto, non dobbiamo farcene una colpa se per una volta dobbiamo ricorrere alla fast-fashion per non andare in bancarotta.

#WalletFree La nostra sfida per risparmiare

Un altro aspetto dell’economia lineare che viviamo oggi è la velocità di acquisto, il “dare un prezzo a tutto” quando lo si vende e “svalutare tutto” nel al momento dell’acquisto. Facci caso, questo meccanismo si può applicare a prodotti, servizi e perfino al lavoro. Un paio di esempi:

  • Far pagare un bicchiere d’acqua del rubinetto 50 centesimi: al consumatore non piace, ma il commerciante deve pur campare e la fornitura idrica la paga. Difficile dare ragione o torto a entrambi, no?
  • Situazione del giovane-tipo in cerca di lavoro: le mansioni richieste sono svalutate o sottostimate dai datori di lavoro, che offrono una miseria chiedendo in cambio competenze specializzate, che per essere acquisite prevedono necessariamente un investimento da parte del giovane. D’altra parte, chi assume è strozzato dalle tasse e per starci dentro e portare a casa la pagnotta non può fare diversamente.

Dopo la descrizione di questo scenario un po’ da suicidio, passiamo alla parte allegra. Visto che è estate e qualunque cosa inerente a “vacanze” e “matrimoni” costa una fucilata, proviamo a cercare belle esperienze gratis. Ora mi stai prendendo per pazza, lo so, ti spiego subito cosa voglio dire.

Visto che le vacanze portano già via un sacco di soldi e sembra che senza sborsare un rene e creare spazzatura non ci si possa divertire, l’obiettivo dell’agenda della Fortuna di questo mese sarà cercare dei momenti di allegria e svago senza mettere mano al portafogli e creando meno sprechi possibile. Creiamo insieme sui social una piccola lista di attività divertenti e gratuite, con l’hashtag #Walletfree. Ricorda di seguimi su Instagram e su Telegram, perché i post con l’hashtag verranno condivisi nelle prossime settimane e ci sarà una sorpresa per i follower più fedeli di Ecorisparmiare!

Link utili

Se non sai ancora cosa sia l’Agenda della Fortuna, dovresti assolutamente dargli un’occhiata al link di seguito.

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Lascia un commento